Galleria Fotografica

Luca Paoli

Nato a Lucca l'8 aprile 1937, Luca Paoli, dopo gli studi a Pisa e a Livorno, ha svolto quasi interamente la sua carriera professionale nel settore della ricerca dell'energia geotermica all'ENEL di Pisa, mantenendosi fedele a questa istituzione, pur nel mutamento di ruoli e attività.

Non altrettanto fedele è stato nell'attività sportiva, avendo praticato molteplici sport e con notevoli risultati.

Ha iniziato a quindici anni col ciclismo, dove si è distinto in molte gare da allievo e da dilettante, ed è nata la grande amicizia fra Coppino (come era chiamato Guido Carlesi per la sua eccezionale somiglianza con il campionissimo) e il professorino (così era chiamato Luca perché figlio di un professore) vivacemente descritta nel volume curato da Stefano Fiori Lo chiamavano “Coppino”. Guido Carlesi, un campione del ciclismo toscano, Empoli (Firenze), 2000, Geo Edizioni (L. Paoli, I ricordi di un amico, pp.64-71).

Al momento di passare al professionismo, propostogli da Fiorenzo Magni che lo avrebbe voluto nella sua squadra, Paoli ha deciso per altre scelte nel campo dello studio e del lavoro.

Nel 1961, dopo una occasionale visita al Poligono di Tiro di Pisa, dove ha incontrato l'indimenticabile figura di Ario Giorgi che ne ha subito intuito le capacità e lo ha fortemente stimolato, è iniziato il percorso al tiro a segno che lo ha portato presto ai massimi livelli in campo nazionale, con la conquista del titolo italiano nel 1964, dopo il quale è stato insignito della Medaglia di bronzo al valore atletico, risultato conseguito anche negli anni successivi nella carabina libera tre posizioni, nella carabina libera a terra e nella carabina standard. Ha detenuto per svariati anni i records italiani nella carabina libera, sua arma di punta. Ha conseguito anche importanti risultati in campo internazionale, a partire dal quarto posto nei Campionati Europei del 1966 e dal successo a Napoli, nel 1967, nell'Incontro delle Nazioni Latine e Grecia. Ha partecipato ai Campionati mondiali ed è stato P.O. per le Olimpiadi del Messico

Ha poi trasferito la sua esperienza di tiratore in incarichi federali, quali tecnico della Nazionale e direttore del Centro di Alta Specializzazione di Tirrenia, e poi responsabile per la ricerca del Centro di Preparazione Olimpica di Civitavecchia insieme con gli amici Gino Beonio e Roberto Ferraris, sotto la presidenza di Michelangelo Borriello e poi di Antonio Orati (cfr. L. Paoli, Il Centro di Alta Specializzazione tra la pace di un bosco di pini, in Centenario del Tiro a Segno Nazionale, in “Rivista del Tiro a Segno Nazionale”, n.6/7, giugno-luglio 1982).

Il Tiro a Segno è stato senz'altro lo sport al quale ha dedicato il maggiore impegno e nel quale ha ottenuto notevoli riconoscimenti, fra cui nel 1973 l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica e nel 1989 la Stella d'Argento al Merito Sportivo; ma ciò non gli ha impedito di dedicarsi al tennis, al ping-pong, al surf, alla pesca, alla caccia, … e chissà a quanti altri … sempre con lo spirito agonistico e la giovanile esuberanza che lo distinguono.

Dopo il ritiro dall'attività lavorativa, ha acquistato una casa in Corsica che sta ristrutturando tutta da solo perché ritiene che “se gli uomini sono stati in grado di costruire le piramidi, io sarò senz'altro capace di ristrutturare al meglio la mia casa” .... Pare che ci riesca!